venerdì 11 giugno 2010

Diritto a non morire di fame

"... Del resto, a tutti gli uomini spetta il diritto di avere una parte di beni sufficienti a sé e alla propria famiglia. Questo ritenevano giusto i Padri e dottori della Chiesa, i quali insegnavano che gli uomini hanno l'obbligo di aiutare i poveri, e non soltanto con il loro superfluo.

Colui che si trova in estrema necessità, ha diritto di procurarsi il necessario dalle ricchezze altrui. Considerando il fatto del numero assai elevato di coloro che nel mondo intero sono oppressi dalla fame, il sacro Concilio richiama urgentemente tutti, sia singoli che autorità pubbliche, affinché - memori della sentenza dei Padri: « Dà da mangiare a colui che è moribondo per fame, perché se non gli avrai dato da mangiare, lo avrai ucciso... »
(Gaudium et spes, cap. 69)

Questo monito, che il Concilio Vaticano II ha pubblicato anni fa, sembra dimenticato da tutti, compresi quelli che si proclamano cattolici, pronti a colpevolizzare chi ruba un portafoglio per non morire di fame, coprendo e giustificando invece chi ruba ai poveri o allo Stato (cioè noi) per aumentare le proprie ricchezze.