sabato 30 maggio 2009

Festival della Pace - Peace Now

“Ai bambini palestinesi, i quali non sanno di essere un “simbolo” e vorrebbero solo poter giocare, crescere, studiare, costruire sogni e la loro vita, senza conoscere guerre. I bambini non calcolano torti e ragioni: a loro, abitanti di Palestina, come uomini di pace di domani”.

È questa la motivazione ufficiale riportata sulla pergamena che il sindaco Gaspari consegnerà sabato 30 maggio per conferire la cittadinanza onoraria simbolicamente a tutti i bambini palestinesi, vittime ormai da generazioni di una guerra interminabile.

... Moni Ovadia proporrà il suo spettacolo “Senza confini: ebrei e zingari”, affiancato da dieci straordinari musicisti: Ivanta Balteanu canto, Paolo Rocca clarinetto, Massimo Marcer tromba, Albert Florian Mihai fisarmonica, Luca Pagliani chitarra, Marian Serban cymbalon, Marin Tanasache contrabbasso, Virgil Tanasache violino, Mauro Pagiaro suono.

Moni Ovadia è stato insignito nel 1995 del “sigillo della pace” dalla città di Firenze. A proposito di questo spettacolo afferma: «Gli ebrei e il popolo degli “uomini” per secoli hanno condiviso lo steso destino. Il tratto comune che ha segnato la loro storia spesso tragica per colpa delle nazioni che li tolleravano o li perseguitavano, ma sublime per loro esclusivo merito, è stata la condizione di “altro”. “Ebrei e zingari” è il nostro piccolo ma appassionato contributo alla battaglia contro ogni razzismo. “Ebrei e Zingari” è un recital di canti, musiche, storie Rom, Sinti ed Ebraiche che mettono in risonanza la comune vocazione delle genti in esilio, che proviene da tempi remoti e che in tempi più vicini a noi si fa solitaria, si carica di un’assenza che sollecita un ritorno, un’adesione, una passione, una responsabilità urgenti, improcrastinabili. “Ebrei e zingari” è la nostra assunzione di responsabilità, la sua forma si iscrive nella musica e nel teatro civile, arti rappresentative e comunicative che possono e devono scardinare conformismi, meschine ragionevolezze e convenienze nate dalla logica del privilegio per proclamare la non negoziabilità della libertà e della dignità di ogni essere umano e di ogni gente».

giovedì 28 maggio 2009

Figlie della strada...

Il racconto che riporto qui è talmente umano, che posso solo avere rispetto per chi, magari come unica possibilità ricevuta, ha scelto la strada. E' molto facile, dalle nostre comode e calde case, giudicare chi lotta giorno per giorno per sopravvivere.

Pazzeggiando: Figlie della strada...

lunedì 25 maggio 2009

L'amore

Mi sono chiesta qual'è la differenza tra innamoramento e amore.
E penso che l'innamoramento inizia in modo inaspettato, brucia anche senza fiamma e poi finisce.
E penso che l'amore invece si costruisce giorno per giorno.

L'amore ha bisogno di essere alimentato, da uno sguardo, un sorriso, una carezza.
Ha bisogno di un rimprovero, una lacrima, un bisticcio. E poi un bacio.

Chi ama desidera cambiare per piacere all'altro, per non ferirlo, per sorprendere un sorriso sulle sue labbra e nel suo sguardo.

Chi ama cerca di capire l'altro, di accettarlo, di scoprire la bellezza dentro di lui.

Non voglio essere innamorata di me stessa, non mi serve: voglio amare te, così come sei, con le tue frasi brusche, che nascondono l'immensità del tuo amore.

Ti amo, amore mio.