“Ai bambini palestinesi, i quali non sanno di essere un “simbolo” e vorrebbero solo poter giocare, crescere, studiare, costruire sogni e la loro vita, senza conoscere guerre. I bambini non calcolano torti e ragioni: a loro, abitanti di Palestina, come uomini di pace di domani”.
È questa la motivazione ufficiale riportata sulla pergamena che il sindaco Gaspari consegnerà sabato 30 maggio per conferire la cittadinanza onoraria simbolicamente a tutti i bambini palestinesi, vittime ormai da generazioni di una guerra interminabile.
... Moni Ovadia proporrà il suo spettacolo “Senza confini: ebrei e zingari”, affiancato da dieci straordinari musicisti: Ivanta Balteanu canto, Paolo Rocca clarinetto, Massimo Marcer tromba, Albert Florian Mihai fisarmonica, Luca Pagliani chitarra, Marian Serban cymbalon, Marin Tanasache contrabbasso, Virgil Tanasache violino, Mauro Pagiaro suono.
Moni Ovadia è stato insignito nel 1995 del “sigillo della pace” dalla città di Firenze. A proposito di questo spettacolo afferma: «Gli ebrei e il popolo degli “uomini” per secoli hanno condiviso lo steso destino. Il tratto comune che ha segnato la loro storia spesso tragica per colpa delle nazioni che li tolleravano o li perseguitavano, ma sublime per loro esclusivo merito, è stata la condizione di “altro”. “Ebrei e zingari” è il nostro piccolo ma appassionato contributo alla battaglia contro ogni razzismo. “Ebrei e Zingari” è un recital di canti, musiche, storie Rom, Sinti ed Ebraiche che mettono in risonanza la comune vocazione delle genti in esilio, che proviene da tempi remoti e che in tempi più vicini a noi si fa solitaria, si carica di un’assenza che sollecita un ritorno, un’adesione, una passione, una responsabilità urgenti, improcrastinabili. “Ebrei e zingari” è la nostra assunzione di responsabilità, la sua forma si iscrive nella musica e nel teatro civile, arti rappresentative e comunicative che possono e devono scardinare conformismi, meschine ragionevolezze e convenienze nate dalla logica del privilegio per proclamare la non negoziabilità della libertà e della dignità di ogni essere umano e di ogni gente».
sabato 30 maggio 2009
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...quanta ricchezza nella diversità!!
RispondiEliminaComplimenti Alessandra,
RispondiEliminaHai un bel Blog e scrivi dei post interessantissimi!
Ciao da Stefano di Semplici Conversazioni
Grazie Stefano, in realtà molte erano più riflessioni per me stessa, altre per fissare quegli articoli che trovo interessanti e che andrebbero altrimenti persi nel calderone di internet
RispondiEliminaCara Giò, da quando mi sono aperta alla diversità, la mia vita si è arricchita di amicizie, di emozioni, di nuovi modi di vivere. All'inizio non è facile, perchè noi italiani siamo molto diffidenti verso chi viene da tradizioni o lingue differenti. Certo è necessario, in chi incontriamo, saper capire se desidera realmente un incontro, o se solo vuole carpire ciò che può (vale anche con gli italiani)
RispondiEliminaGrazie molte cara Alessandra
RispondiEliminaCiao da Stefano di Semplici Conversazioni
Ciao Alessandra, ma non scrivi più? O sei in vacanza?
RispondiEliminaTorna!!!
Lara
Da martedi sarò in vacanza: ho avuto talmente tanto lavoro dentro e fuori dell'ufficio, che non sono riuscita nemmeno a leggere gli altri blog.
RispondiEliminaSpero di rifarmi viva presto.
Un saluto a tutti e buone vacanze a chi parte.
Alessandra